Menu Chiudi

REVERSE DIET: la dieta che ti sorprenderà

 

La Reverse Diet o Dieta Inversa è un regime alimentare che prevede di aumentare le calorie ingerite invece di diminuirle.
Questo aumento però dovrà avvenire in modo graduale e in particolari occasioni, può essere attuato quando ad esempio abbiamo da poco terminato la Dieta Chetogenica (per scoprire di cosa si tratta, apri il link).

Prima di valutare se è adatta a te, dovresti capire che ci sono molti fattori che influenzano il nostro peso corporeo quali livello di stress, attività fisica, condizione di salute, assunzione di farmaci, sedentarietà, ecc. Ti invito a continuare la lettura per saperne di più.

 

Come  funziona

Cercherò di descriverti il tutto in modo semplice ma allo stesso tempo esaustivo. Mi raccomando leggi con attenzione senza tralasciare nessun punto.
Si parte col individuare quale potrebbe essere il nostro BMR (metabolismo basale) e capire se introduciamo almeno questa quantità calorica.
Supponiamo che il BMR sia di 1500 kcal, si dovrà assumere almeno tale valore per mantenere il proprio peso corporeo.

La Reverse Diet è utile per chi non ottiene ugualmente il dimagrimento tanto sperato nonostante sta assumendo una quantità inferiore a questa appena indicata.
Le 1500 kcal giornaliere nel soggetto in questione, in effetti sono decisamente poche se ci si muove, allena o eseguono attività domestiche.
Se stimiamo che TDEE o il dispendio energetico totale giornaliero di questa persona si aggira sui 1800 (è puramente un numero inventato) dovremo colmare nel corso delle settimane questo gap di 300 calorie (1800 -1500 = 300).

Entra appunto in gioco la Reverse Diet dove conoscendo la quantità esatta dei due macronutrienti (grassi e proteine) andremo ad aumentare la quantità di carboidrati.
Ora non spaventarti, sarà sufficiente di 10-20 g di carboidrati per ottenere dei risultati.
Durante la prima settimana le calorie giornaliere saranno appunto 1540 e così via.
Dovrai rispettare questo regime con precisione tutti i giorni per l’intera settimana e poi aumentare progressivamente ancora le quantità nelle settimane successive.

Vediamo un esempio per chiarire meglio:
Settimana 0   (1500 kcal)   =   X  Carboidrati
Settimana 1   (1540kcal)    =   X   +  10 g  
Settimana 2   (1580kcal)    =   X   +  20 g  
Settimana 3         ….
Settimana 4         ….
Settimana 5         ….
Settimana 6         ….
Settimana 7         ….
Settimana 8   (1820 kcal)

A  chi  è  adatta  ?

mi sento di consigliarla a chi ha una buona determinazione. In questo periodo non saranno concessi sgarri o fuori pasto, aperitivi o cene impreviste. Potrai riprendere tutto questo una volta raggiunto il tuo obiettivo. Maggiore sarà la differenza calorica da raggiungere e più a lungo andrà rispettata (vedi sopra).
Nel caso in cui ti dovessi stancare o pensare ad una pausa, difficilmente si potrà capire se è stato eseguito tutto in modo corretto.
Anche in questo periodo dovrai continuare ad allenarti oppure iniziare a farlo. Se parti da una scarsa condizione fisica sarà fondamentale una certa gradualità nell’allenamento, andando ad aumentare progressivamente l’intensità-durata-frequenza (ma senza esagerare).

Non  è  adatta a  tutti  perchè:

– dieta abbastanza monotona
– bisogna rispettare le quantità in modo preciso
– si dovrà monitorare il proprio peso con frequenza (ma non in modo ossessivo)
– attività fisica dovrà essere mirata e non casuale
– non sempre funziona al 100%

Errori  che  si  possono  commettere:

anche se fin qui ti potrà esser sembrato tutto così semplice, in realtà si possono sempre commettere degli errori. Vediamo quali sono i più frequenti:

– aumentare eccessivamente l’attività fisica
– eccessivo introito di calorie
– non aumentare le calorie come concordato
– interrompere la dieta quando ancora non si è terminato il percorso

Conclusioni

la Reverse Diet o Dieta Inversa è attuata in un percorso di rieducazione alimentare per cui dovranno essere consolidate oppure insegnate determinate abitudini alimentari.
Ci dovrà essere un’educazione a livello metabolico, digestivo, mentale.
Tralasciare uno di questi fattori può condurre al fallimento.
In questo articolo ho descritto la sua applicazione in modo pratico. In realtà calcolare il dispendio energetico totale ed a riposo richiede una visita accurata.
Questo sarà possibile se ci si affida ad un professionista. Sconsiglio il “fai da te”. Di seguito troverai gli unici che per legge possono prescrivere questa o altri tipi di approcci dietetici (apri qui per conoscere la differenza tra nutrizionista-dietista-dietologo/medico).

Spero ti sia piaciuto questa breve spiegazione di una delle tante strategie dietetiche che si possono adottare, vai nella sezione “DIETE” per scoprirne altre.
Mi rendo disponibile per eventuali curiosità oppure approfondimenti.
Puoi tranquillamente contattarmi sui social o per mail (troverai i miei contatti all’interno del sito).
Se ti va condividi con chi vuoi questo mio articolo.

 

 

Dott. Valerio Truglia – Biologo Nutrizionista

 

 

CONDIVIDI L'ARTICOLO

Articoli Correlati