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INTERAZIONE FARMACI-ALIMENTI: errori da evitare

 

Quando si inizia ad assumere un nuovo farmaco è molto importante prendere in considerazione diversi parametri per il buon esito della terapia (età, sesso, peso corporeo, condizioni generali di salute, stili di vita, storia clinica, patologie e terapie in corso, fiducia nel proprio medico curante, ecc.).

Diventa fondamentale anche il timing ovvero quando assumerlo. Alcuni a stomaco vuoto, altri invece a stomaco pieno. Nel primo caso, sarà possibile farlo 1h prima oppure 2h dopo i pasti. A stomaco pieno invece durante il pasto, in alternativa subito dopo. Questo perché a volte è richiesto la presenza o assenza di cibo per garantirne un miglior assorbimento.

In questo articolo vedremo quali tra le più classiche combinazioni farmaci-alimenti sarebbe meglio evitare.
Non focalizzeremo l’attenzione solo su alimenti nel senso stretto ma verranno inclusi anche bevande e diversi prodotti che possono essere consumati quotidianamente.

Ho voluto approfondire questo aspetto perché cibi e bevande possono andare ad influire sull’assorbimento, metabolismo, biodisponibilità ed escrezione di un medicinale. Il risultato finale può essere vario: dal renderlo inefficace, potenziarne il principio al provocare effetti collaterali se non addirittura gravi.

Alcol

E’ risaputo che un farmaco non dovrebbe essere assunto in prossimità del consumo di bevande alcoliche. Il perché spesso non è sempre chiaro. Ora scopriremo il motivo.
I farmaci vengono metabolizzati dal fegato. Allo stesso tempo bere alcol poco prima o dopo andrà ad interferire e sovraccaricare soprattutto tale organo dal suo compito. L’uso di alcol è sempre sconsigliato se si intraprende una cura farmacologica ma soprattutto nel caso in cui vengono assunti antistaminici, antidepressivi, antibatterici, statine, e molti altri. Potrebbe aumentarne l’effetto.

Succo di pompelmo

Consigliato spesso per la presenza di vitamina C ma inconsciamente non si conosce l’effetto negativo che potrebbe provocare. I farmaci, come detto poco fa, sono metabolizzati nel fegato e più precisamente da enzimi che formano un complesso detto Citocromo P450. Il succo di pompelmo e nello specifico il bergamotto in esso contenuto andranno ad inibire tale complesso enzimatico causando così un aumento della concentrazione plasmatica del farmaco. In parole povere, aumenta l’effetto del farmaco.
Evitare l’uso di succo di pompelmo se si prendono statine, immunosoppressori, ansiolitici, antidepressivi.

Latticini

Sono consumati da moltissime persone non solo a colazione col latte ma anche durante il resto della giornata attraverso formaggi a pasta dura e molle. Soprattutto, presta attenzione a burro e panna (anche dei gelati che la contengono) perché potrebbero provocare effetti indesiderati se stai attuando una cura a base di antibiotici.
Il calcio presente in questi alimenti, tenderà a ridurre l’assorbimento del medicinale e di conseguenza la diminuzione dell’efficacia della terapia.

Aglio

Il suo maggior componente è l’Aliicina. Ha numerose proprietà benefiche, tra cui quella di andare ad apportare benefici alla pressione arteriosa. Pertanto chi utilizza farmaci antipertensivi deve far attenzione a non combinare nell’immediatezza un pasto contenente l’aglio. L’effetto finale potrebbe essere un brusco calo della pressione.

Broccoli, Cavoli, Cavoli di Bruxelles, Finocchio

La cosa che accomuna questi alimenti è la significativa quantità di vitamina K.
Ci viene spesso consigliato di consumarli poichè questa vitamina interviene nel regolare il processo di coagulazione del sangue. Tutto verissimo. Non abbondare con le quantità se assumi anticoagulanti (ad esempio Warfarin).

Caffeina

La troviamo nel caffè ma anche in te’, cioccolata e in molte bevande zuccherate come ad esempio la Coca Cola  (per approfondire questo aspetto puoi anche leggere il mio articolo “ Coca Cola e quello che non sai ”).. Non dovrebbe essere consumata in eccesso o comunque in prossimità dell’assunzione di alcuni farmaci quali psicostimolanti (ad esempio Metilfenidato). Potrebbe eventualmente potenziarne gli effetti.

Soia

Rientra nella categoria dei legumi e viene consumata sotto forma di bevanda ma anche attraverso vari prodotti  (come tofu, burger di soia).
Se la tua terapia prevede farmaci per l’ipotiroidismo (ad esempio Eutirox) non dovresti scegliere alimenti contenenti soia. Puoi farlo ma a distanza di 4 h. La soia potrebbe appunto interferire sull’assorbimento di tali medicinali.

Conclusioni

Fin qui ho voluto descrivere solo alcuni degli alimenti a cui prestare attenzione se si fa uso di determinati farmaci.
In realtà esistono moltissime altre interazioni che potrebbero provocare effetti indesiderati.
Non sarà necessario eliminare dalla tua dieta nessuno di questi ma ci dovrà essere solamente una maggior accortezza.
Chi assume un medicinale dovrebbe quindi seguire attentamente le avvertenze contenute nel foglio illustrativo e le raccomandazioni e rivolgersi al proprio medico e/o al farmacista per qualsiasi dubbio che riguardi le modalità di assunzione del farmaco e le possibili interazioni con i cibi e le bevande nel corso del trattamento. 

 

 

Dott. Valerio Truglia – Biologo Nutrizionista

 

 

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