Origine
Nata da due ricercatori australiani della Monash University di Melbourne: Peter Gibson, (gastroenterologo) e Sue Shepherd (nutrizionista).
La Dieta Low FODMAP è un approccio nuovo ed efficace nel trattamento di tutta una serie di disturbi, come Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) e disordini funzionali gastrointestinali.
La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) è la malattia gastrointestinale diagnosticata più frequentemente. È caratterizzata da dolore o fastidio addominale e da alterazioni dell’alvo (stipsi o diarrea).
Chi ne soffre, a causa del consumo di FODMAP noterà la manifestazione dei classici sintomi riconducibili.
Quindi ti dirò subito che non ti servirà se ti interessa unicamente il dimagrimento.
L’IBS è una malattia cronica in cui si alternano momenti di maggior benessere ed altri di recidive. Anche se la causa ad oggi è ignota, si sa che entrano in gioco diversi fattori quali genetica, dieta, stress, e microbiota intestinale (insieme dei microrganismi presenti nell’apparato digerente). E’ diagnosticata da un medico e nello specifico il gastroenterologo (non consiglio le autodiagnosi o l’affidarsi a Google!).
La Sindrome dell’Intestino Irritabile può portare spesso ad un peggioramento della qualità della vita.
Pertanto sarà fondamentale non consumare per un determinato periodo, alimenti contenenti FODMAP.
L’acronimo FODMAP significa :
F = Fermentanti
O = Oligosaccaridi (es. Fruttani e Galatto-oligosaccaridi)
D = Disaccaridi (es. Lattosio)
M = Monosaccaridi (es. Fruttosio, Glucosio)
A = And (e)
P = Polioli (es. Sorbitolo, Mannitolo, Xilitolo, Maltitolo)
Vediamo nel dettaglio il loro significato.
Fermentanti perché la fermentazione nell’intestino è dovuta al fatto che alcuni alimenti sono poco digeribili causando così gonfiore e dolore addominale.
Gli Oligosaccaridi sono presenti soprattutto in certe verdure, nei legumi e cereali.
I Disaccharidi li troviamo in latte e prodotti caseari.
I Monosaccaridi come il Fruttosio, sono presenti specialmente nella frutta e nei dolcificanti.
I Polioli sono chiamati anche Alcoli dello zucchero e sono presenti in alcuni dolciumi, gomme da masticare.
Spesso sono gli additivi alimentari, ovvero composti aggiunti in numerosi prodotti industriali per migliorarne il sapore.
Per chi inizia una Dieta Low FODMAP deve sapere che è un percorso che divido in 3 Fasi.
Probabilmente questo approccio non farà per te se non vuoi migliorare l’attuale situazione e/o non si è disposti a rinunciare per pochi mesi ad alcuni alimenti e abitudini.
L’eliminazione degli alimenti contenenti FODMAP per un periodo troppo prolungato, potrebbe portare a problemi di malnutrizione e ad alterazioni importanti della flora batterica intestinale risultando dannose per l’intestino.
Inoltre, nelle fasi della dieta maggiormente restrittive, potrebbe essere difficile raggiungere il fabbisogno corretto di calcio, vitamina D e fibre.
Ciò può finire con l’aumentare i problemi di stipsi e, soprattutto nei bambini, rischia di interferire con la crescita e la salute delle ossa. In questo caso si dovrà ricorrere all’uso di integratori utili a sopperire eventuali carenze.
Per chi è utile ?
Tale approccio alimentare si consiglia a chi manifesta:
- gonfiore addominale, dolore addominale, crampi, flatulenza, diarrea e/o stitichezza
- non riesce a regolare questi sintomi con dei semplici cambiamenti del suo stile di vita (mangiare più fibre alimentari, bere più acqua, fare attività fisica, controllare lo stress, dormire di più, ecc.)
- consultato il medico o nutrizionista ed ha consigliato il metodo FODMAP per eliminare i sintomi dell’IBS.
Fai attenzione
Evita le bevande alcoliche zuccherate (vino da dessert, “cocktail” e liquori), poiché contengono troppi zuccheri.
Evita le abitudini che potrebbero favorire l’aerofagia (l’ingresso d’aria nel sistema digerente), come masticare gomme, bere bevande gassate o acqua frizzante, ecc.
Riduci lo stress. Ti starai chiedendo il motivo. Cervello ed intestino sono connessi tra loro. Fenomeni come ansia, depressione e stress possono influire negativamente sull’asse cervello-intestino.
Cerca di mantenerti impegnato anche fisicamente. Spesso una giusta dose di attività fisica + frequenti camminate saranno fondamentali per apportare benefici al tuo stato d’animo (riducendo così ansia e stress, una delle cause scatenanti di IBS).
Riducendo la sintomatologia, si ha un netto miglioramento della qualità della vita. Questo è un aspetto molto importante e spesso sottovalutato.
Conclusioni
Per tutti i motivi fin qui illustrati, la dieta a basso contenuto di FODMAP dovrebbe essere condotta con la supervisione di uno specialista. Non si dovrebbe ricorrere al fai da te.
Molti gastroenterologi sono d’accordo nel proporla a chi soffre di IBS. Diverse revisioni della letteratura scientifica condotte negli ultimi anni sembrano andare nella stessa direzione: la dieta a basso contenuto di FODMAP è efficace in una buona percentuale di pazienti, i quali riportano un miglioramento delle loro condizioni, in particolar modo del dolore e del gonfiore addominale che sono i sintomi più difficili da combattere.
Nelle persone che seguo ed ho seguito, ho notato dei miglioramenti se si rispettano questi consigli:
mangiare correttamente – camminare e mantenersi attivi – fare sport – condurre una vita meno stressante, avere meno ansia/agitazione.
Questo perchè ribadiamo che il Colon Irritabile può dipendere ma molteplici fattori (genetici – alimentari – stress ed ansia – sedentarietà) e non esiste una causa definitiva.
Anche se dovessi seguire quello descritto fino ad adesso, non è detto che in futuro non ricapitino episodi scatenanti
Dal momento che la dieta low FODMAP è solo il primo passo di un percorso finalizzato a ripristinare un’ottima funzionalità intestinale, quello che ho riportato sono solo alcuni dei consigli generali che sento di darti.
Se anche tu soffri di tali disturbi e vorresti migliorare la tua situazione e la qualità della vita, contattami. Sono sicuro che riusciremo insieme a trovare la giusta soluzione.
Dott. Valerio Truglia – Biologo Nutrizionista